TABELLINI RITORNO
PRESIDENTE:
DEVI INTERVENIRE!
2 Cagliari-Napoli: 1
Un Napoli arrendevole e catenacciaro
perde in maniera assurda
Cagliari (4-3-1-2): Storari, Ferri, Lopez, Bianco, Agostini, Biondini (15' st Matri), Conti, Parola, Jeda, Larrivey (14' st Fini), Acquafresca (12' st Foggia). A disp. Capecchi, Canini, Magliocchetti, Mancosu. All. Ballardini.
Napoli (3-5-2): Gianello, Cupi (39' pt Grava), Cannavaro, Contini, Garics, Hamsik, Gargano, Bogliacino, Rullo (8' st Montervino), Zalayeta (39' st Sosa), Lavezzi. A disp. Del Giudice, D'Urso, Dalla Bona, Calaiò. All. Reja (in panchina Viviani)
Arbitro: Banti di Livorno
Marcatori: 13' st Hamsik (N), 48' st Matri (C), 49' st Conti (C)
Note: ammoniti Acquafresca, Rullo, Biondini, Gianello, Agostini.
Recuperi 2'+4'
Cagliari - In 2 minuti la storia cambia da così a così. Il Napoli avanti 1-0 fino al 92esimo minuto viene superato 2-1 al 94esimo. Incredibile ma vero. Gli azzurri pagano proprio dazio nella zona a loro cara, quella a ridosso del finale che sinora aveva portato il tesoretto di ben 7 punti. Il girone di ritorno si apre come quello di andata, con una sconfitta col Cagliari. Una maledizione con tutti i crismi del caso. Meno male che non ce ne sarà una terza. Perché i sardi vincono solo quando vedono azzurro. Sei punti confluiti nelle casse dell'ultima in classifica come un fatale gettito assistenzialista. Immeritata la sconfitta dell'andata, assurda quella del ritorno. Napoli padrone per oltre un'ora. Il sesto gol di Hamsik resta una gemma non monetizzabile. Un gioiellino incastonato con tre passaggi, da manuale. E lì dietro le assenze non si sentono perché Contini è in versione Beckenbauer e Gianello un gigante. Peccato. Tutto bellissimo fino al 90esimo. Poi il rovescio. L'isola delle streghe. Ma all'andata dopo la sconfitta di esordio il Napoli andò in progressione alla grande. Se bisogna partire sempre dal via di Cagliari per poi fare mirabilie, allora ben venga. Un buon auspicio in un mare isolano di sventura. Una piccola tassa da pagare al destino...
Napoli subito a testa alta. Al 15' Hamsik lancia Lavezzi: controllo volante e destro, esterno della rete. Al 18' ci prova Gargano da lontano, fuori. Al 29' destro di Zalayeta, para Storari. Al 32' triangolazione spettacolare Hamsik-Lavezzi e tiro dello slovacco che Storari toglie dalla porta col piede. Praticamente solo Napoli. Finisce il primo tempo. Nel secondo stesso moto andante azzurro. Al 53' destro di Lavezzi, salva ancora Storari. Poi il gol: tutto di prima, Lavezzi, Bogliacino e cross teso per Hamsik che fa tap in. Bellissimo.
Al 76' sforbiciata di Foggia che Gianello doma. All'88' traversa di Fini e successivamente gran parata di Gianello in mischia. Sembra finita. Ma la cassaforte azzurra si riapre. Al 93' Gianello devia ancora un tiro di Jeda ma arriva Matri e pareggia. Poi a tempo scaduto da qualche secondo arriva la punizione di Foggia che Conti devia in gol. Incredibile ma vero. Così è il calcio. E così va al Napoli quando si imbatte nella maledizione del Cagliari. Ma è proprio da quella che gli azzurri hanno trovato la forza e lo splendore per stupire. Una piccola tassa da pagare al destino...
FONTE:SSCNAPOLI
MERAVIGLIOSA PRESTAZIONE DEGLI AZZURRI
LAVEZZI SUPERSTAR E IL NAPOLI RISORGE
3 Napoli-Udinese 1
Napoli (3-5-2): Gianello, Grava, Cannavaro, Contini, Garics (6' st Santacroce), Blasi, Gargano, Hamsik (31' st Pazienza), Mannini, Lavezzi (43' st Bogliacino), Zalayeta. A disp. Del Giudice, Montervino, Sosa, Calaiò. All. Reja
Udinese (4-3-3): Handanovic, Zapata, Felipe (33' st Floro Flores), Lukovic, Ferronetti (25' st Colombo), D'Agostino (43' st Eremenko), Inler, Dossena, Pepe, Quagliarella, Di Natale. A disp. Chimenti, Coda, Candreva, Isla. All. Marino
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Marcatori: 3' pt Zapata aut. (N), 9' pt Pepe (U), 29' st Lavezzi (N), 31' Lavezzi (N)
Note: espulsi al 36' pt Cannavaro (N) per fallo da ultimo uomo e al 15' st Pepe (U) per doppia ammonizione. Ammoniti Felipe, Pepe, Mannini, Dossena, Zapata.
Napoli - Dieci leoni ed un predatore: 'Lupo' Ezequiel Lavezzi. Il guerriero della notte. Il Napoli batte 3-1 l'Udinese con un affresco firmato "Pocho 7". Una doppietta di Ezel che fa vibrare le corde del San Paolo. Un fulmine dopo l'altro sul cielo di Fuorigrotta, quando sono appena passate le 10 di una serata che ha le stimmate di questo santino di Governador Galvez con la chioma fluente dei guerrieri medievali, il ghigno vispo di uno scugnizzo dei Quartieri e il talento di un predestinato. L'urlo di Lupo Ezequiel è quello di una intera città che si stringe intorno al suo eroe. Napoli bello di notte: gli azzurri si riprendono il maltolto vincendo nuovamente sotto le luci del San Paolo, dopo l'ultimo successo a casa nostra con il Parma. Evidentemente è guardando in faccia alle tenebre che si vede davvero la luce. Quella sprigionata da due gol fantastici del Pocho quando la partita sembrava cristallizzata sull'1-1: un destro tagliente ed un colpo sotto che più che un cucchiaio sembra un'intera collezione di argenteria 800. Viva Napoli e viva il Pocho. Dieci leoni ed un predatore: Lupo Ezequiel. Il giustiziere della notte.
La notte porta consiglio e quella del San Paolo mette anche i brividi di suggestione. Il Napoli è ispirato. Al 2' Zalayeta ruba palla, entra in area e tira di destro: traversa. Al 3' Contini stacca su angolo di Hamsik: traversa bis. Azzurri travolgenti. Pochi secondi: Lavezzi va via a destra come un fulmine e crossa per Zalayeta, Zapata tenta l'anticipo ma se la butta dentro in spaccata: autogol, 1-0. Ma l'Udinese si ridesta con un gol davvero notevole: Pepe in drop di interno sinistro gira sul palo lungo di Gianello, 1-1.
Al 25' Gargano ci prova di sinistro, fuori di poco. Al 34' cross di Pepe che scentra la palla: parabola impazzita che finisce sul palo esterno. Partita veloce e bella che però si guasta al 36': Ayroldi vede un fallo di Cannavaro su Zapata lanciato a rete. Involontario o meno, l'arbitro non fa discussioni: rosso diretto per il napoletano che esce dopo aver giurato la sua innocenza. Napoli in 10. Finisce il primo tempo: 1-1. Secondo tempo. Nel Napoli dopo poco entra Santacroce per Garics ed è il secondo esordio di giornata tra i neo acquisti dopo quello di Mannini, partito sin dall'inizio (a loro unirà anche Pazienza che entrerà nel finale).
La seconda svolta arriva al 60': Pepe punta Hamsik e, persa palla, va giù. Per Ayroldi è simulazione, secondo giallo per l'attaccante ed espulsione. Si gioca 10 contro 10. Si fa per dire. Perché nel Napoli lì davanti c'è uno che vale doppio: Ezequeil Lavezzi. Il Pocho al 74' affila il destro e infila la palla nell'angolo di Handanovic: 2-1. San Paolo alle stelle. Ed al settimo cielo dopo appena due minuti: su azionedi Zalayeta, ancora l'argentino supera il portiere in uscita con un pallonetto di sinistro che evoca il grande Diego dal Paradiso del calcio, 3-1. E' qui la festa. Tra andata e ritorno il Napoli ne segna 8 all'Udinese. Sempre con la sigla del Lavezzi show. Un affresco griffato "Pocho 7". Che vale tanto oro quanto pesa...
FONTE:SSCNAPOLI
NAPOLI: COSI' NON VA!
2 Sampdoria-Napoli 0
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi, Campagnaro, Gastaldello (28' pt Sala), Accardi, Maggio, Palombo, Delvecchio (45' st Ziegler), Franceschini, Pieri, Bellucci (38' st Bonazzoli), Cassano. A disp. Mirante, Poli, Kalu, Miglionico. All. Mazzarri.
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce, Contini, Grava, Blasi, Hamsik (17' st Bogliacino), Gargano (38' st Sosa), Pazienza, Mannini, Zalayeta, Lavezzi. A disp. Navarro, Rullo, Montervino, Dalla Bona, Calaiò. All. Reja
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Marcatori: 31' st Delvecchio, 36' st Franceschini
Note: ammoniti Lavezzi, Gastaldello, Pieri, Santacroce, Pazienza, Franceschini, Contini, Maggio. Recuperi 2+3.
Genova - "Genova per noi" stavolta è un brutto quarto d'ora. Nello stadio in cui gli azzurri conquistarono la promozione in A, giusto 8 mesi fa, il Napoli perde 2-0 per mano dell'altra sponda: quella doriana. La Sampdoria in casa si conferma un tritacarne davanti al quale, però, il Napoli è stato un osso duro per oltre un'ora. Poi all'imbocco del tramonto il gol di Delvecchio ha rotto gli argini. Peccato perchè gli azzurri avevano tenuto il campo con grande tenacia, in una partita sostanzialmente fisica, con pochi fronzoli e molto maschia come amavano definire iperbolicamente le dispute tenaci i cronisti di un tempo. E' stata la giornata dei nuovi innesti, tutti inseritisi felicemente, con un accento entusiastico in particolare per Santacroce che ha fatto mangiar polvere a Cassano. Ma è stata anche la giornata dell'emergenza: azzurri spezzati nel midollo difensivo. Senza gli infortunati Domizzi, Cupi, Savini, Garics e con lo squalificato Cannavaro, c'era da fare più di uno straordinario. Reja ha attinto alla versatilità del suo gruppo che ha risposto presente ed ha retto per 75 minuti con fiero cipiglio. Poi però l'episodio che appartiene al calcio. Peccato. Ma teniamoci il carattere ed un solido ventre della classifica. Un giorno di riflessione e si torna a cavalcare. Sulla via del Napoli che saprà ancora stupire.
Stadio Luigi Ferraris, quartiere di Marassi. Qui ci riprendemmo gloria, onore e serie A, il giorno 10 di 8 mesi fa. Stavolta i colori dirimpetto sono diversi, blucerchiati, i nemici degli "amici" genoani. Nell'aria si avverte. Cori da osteria di bassa alfabetizzazione accompagnano gli azzurri nel verde. Orecchie da mercante e petto in fuori. La partita prende la piega della pugna. C'è animosità agonistica e verbale. Ma emozioni e tiri pochi davvero. Il primo arriva al 20': Maggio da destra fa una cosa a mezza via tra cross e tiro, scansa gìogni equivoco Gianello che devia, poi Blasi libera l'area. Ancora il guerriero azzurro, dall'altra parte è protagonista di una bella galoppata chiusa con un cross tagliato: Castellazzi salva. Al 42' girata di Cassano, sin lì limitato imperiosamente da Fabiano Santacroce, e Gianello risponde di piede. Tutto qui il primo tempo.
Nel secondo l'àncora nel golfo ligure non si schioda. La partita diventa più dura e più brutta. Al 53' una puntatina scentrata di Cassano (Gianello blocca) e al 67' un colpo di testa in anticipo di Santacroce su angolo di Bogliacino. Sono queste le uniche cose che accadono tra scontri fisici e animosità varie (alla fine si contano 8 ammoniti). Poi la svolta. Su un pallone vagante, Cassano lancia dentro bellucci che tira di giustezza: traversa interna, sulla respina arriva Delvecchio che di testa fa tap in. Il Napoli si rialza e sfiora il pareggio con Bogliacino (entrato per Hamsik) che di destro du cross di Gargano gira prontamente ma Castellazzi blocca. Poi la Samp fa bis con Franceschini e si va a casa. Ci si rivede al San Paolo contro l'Empoli. Con calma e sangue freddo.E con qualche emergenza in meno. Un giorno di riflessione e si torna a cavalcare. Sulla via del Napoli che saprà ancora stupire.
FONTE:SSCNAPOLI
CACCIATELO !!!VIA!!!
UN NAPOLI SENZA IDEE E IN CONFUSIONE TECNICO-TATTICA
CEDE AL BEN ORGANIZZATO EMPOLI DI MALESANI
1 Napoli-Empoli 3
Napoli (4-3-3): Gianello, Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini (26' st Calaiò), Blasi, Pazienza, Hamsik (14' st Sosa), Mannini (33' st Santacroce), Lavezzi, Zalayeta. A disp. Navarro, Montervino, Gargano, Bogliacino. All. Reja
Empoli (4-4-1-1): Bassi, Antonini, Marzoratti, Piccolo, Tosto, Buscé, Marianini, Marchisio (1' st Pratali), Budel, Giovinco (38' st Saudati), Pozzi (22' st Moro). A disp. Balli, Rincon, Giacomazzi, Abate. All. Malesani
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 21' pt Pozzi (E), 37' pt Mannini (N), 21' st Pozzi (E), 36' st Budel (E)
Note: espulsi nell'intervallo Zalayeta (N) e Piccolo (E) per reciproche scorrettezze all'imbocco dello spogliatoio. Espulso al 28' st Domizzi (N) per fallo da ultimo uomo.
Napoli - La terza volta del Napoli, la prima volta dell'Empoli. Gli azzurri perdono la terza partita stagionale al San Paolo. E l'Empoli a casa nostra non ci aveva mai vinto. L'ha fatto oggi: 3-1. Giornata nerissima, segnata da due espulsioni. La prima davvero bizzarra per un casotto all'imbocco degli spogliatoio all'intervallo: pagano Zalayeta e Piccolo. Rosso in contumacia. Poi a metà ripresa out anche Domizzi per fallo da ultimo uomo. Amen. Nell'Empoli fa doppietta Pozzi che tiene viva la suggestione della nemesi dell'ex. Poi il baby si infortuna proprio dopo aver scagliato il dardo ferale. Nel Napoli non basta un gran numero di Lavezzi ed il battesimo del gol di Mannini. Non girava oggi la giostra buona. Gambe in spalla e si ricomincia. Azzurri ben saldi a centroclassifica. Calma e gesso. Su la testa...
San Paolo pieno e prodigo di entusiasmo. Napoli con in vetrina le new entry sin dall'inizio: Pazienza e Mannini. Partita bloccata e molto tattica con molta corsa e pochi spunti. Fino al 21': giocata di Giovinco che pesca Pozzi: 1-0. Il Napoli si desta e ruggisce la sua rabbia. Al 30' punizione di Domizzi, respinta di Bassi e Hamsik sfiora il tap in. Poi un vento azzurro sospinge il pari. Zalayeta apre per Hamsik che lancia in corridoio Lavezzi, come classico schema da "terzo uomo". Combinazione veloce e spettacolare che riesce alla perfezione perché il Pocho si inventa l'acchito al bacio per Mannini che scaraventa in porta: 1-1. Davvero roba da manuale. Peccato doverlo relegare nell'oblio di una sconfitta.
Finisce il primo tempo. O almeno sembra, perché la manovre proseguono anche nello spogliatoio. Zalayeta e Piccolo, evidentemente, non se le mandano a dire: Mazzoleni è lì ed estrae il rosso virtuale. Si ritorna in campo dieci contro dieci. Ma come un orologio svizzero Pozzi aspetta altri 21 minuti come nel primo tempo e segna la sua doppietta: 2-1 per l'Empoli. Il bomberino poi cadendo sul ginocchio d'appoggio si fa male. Esce in lacrime. Quando gioia e dolore hanno la stessa faccia. Il Napoli riprova l'assalto ma viene falciato dall'espulsione di Domizzi che per fermare Giovinco in contropiede si prende il rosso diretto da ultimo uomo. Napoli in 9. Capolinea della fine. Che arriva a 10 minuti dal 90esimo con un tap in di Budel da zero metri. L'Empoli si prende per la prima volta il San Paolo. Il Napoli smarrisce le chiavi di casa. Ma non la testa.Si ricomincia nel ventre della classifica. Con la virtù dei forti. Su la testa...
FONTE:SSCNAPOLI
IL NAPOLI RISORGE E' TORNATO RE MANUELE!
2 GOL DELL' ARCIERE AZZURRO
COLPISCONO AL CUORE IL LIVORNO
1 Livorno-Napoli 2
Livorno (3-5-2): Amelia, Grandoni, Knezevic, Galante, Balleri, Pulzetti, De Vezze, Vidigal (11' st Diamanti), Pasquale, Bogdani, Tristan (30' st Alvarez). A disp. De Lucia, A.Filippini, E.Filippini, Loviso, Pavan. All. Camolese.
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Contini, Mannini, Blasi (25' st Pazienza, 37' st Bogliacino), Gargano, Hamsik, Savini (44' st Rullo), Sosa, Calaiò. A disp. Navarro, Grava, Montervino, Dalla Bona. All. Reja
Arbitro: Saccani di Mantova
Marcatori: 13' st Calaiò (N), 29' st Diamanti (L), 47' st Calaiò (N)
Note: ammoniti Bogdani, Vidigal, Santacroce, Blasi, Cannavaro
Livorno - Yes, we can! Il sogno napoletano riparte sotto l'Arco di Trionfo di Manu Calaiò. Scocca l'ora, partono due frecce, crollano più di quarantanni di numeri: non vincevamo a Livorno dal 1965. Fatto! Yes we can. Il Napoli sbanca il 'Picchi', Calaiò si riprende la storia, la gloria, la sua pelle azzurra. Scuote il capoccione due volte per dire: sì, l'ho messa dentro. Prima al 58esimo poi al 92esimo quando si stava per sparecchiare, contando un punto per ciascuno. Niente, non si divide. Il Napoli fa 30. Yes we can. Non poteva immaginarselo meglio il suo 'I have a dream' il bomber con l'accento del gol. Forse valeva proprio la pena far maturare tanti interessi sul suo provvido e splendido destino. In Spagna lo chiamano l'hombre del partido, in America l'MVP. A Napoli lo richiamano l'Arciere. Due colpi di testa, fulminanti come le frecce tricolori, precisi come la balestra di Gugliemo Tell, trasognanti e delicati come gli strali di Cupido. Il sogno napoletano riparte sotto l'Arco di Trionfo di Manu Calaiò, il bomber con l'accento del gol. Yes we can!
Una partita da caos calmo. Tutto tace. Ma sotto c'è il magma eruttivo. Livorno e Napoli sono come due elefanti in una cristalleria: chi rompe paga. E i rischi sono risotti al minimo. Gli azzurri fanno fronte comune, un muro che rimbalza ogni pensiero audace. Tiri non se ne vedono per mezzora, ma si gusta la tensione dei "bravehearth" per chi ama i brividi dei cuori impavidi. Prima che si vada a riposare Mannini si esalta in due guizzi da velocista: un cross che mette la corrente alla spina dorsale del Livorno ed un tiro dai venti metri che Amelia blandisce. Zero a zero. Secondo tempo. Al 50' grande chiusura di Blasi su Vidigal: vale un gol. Al 58' Sosa va in ascensore, stacco da vertigini, Amelia fa un paratone. Ma è nell'aria l'odore buono. Perchè al 58' Calaiò spunta come un fiore nel deserto davanti al bersaglio: colpo di testa, giusto, preciso, gol! L'ha fatto. Il gol in serie A, il suo secondo dopo quello del 2000 col Torino.
Va sotto la sua gente Manu: fa vedere il pugno, scuote la testa: sì l'ho messa dentro. E' la sua festa. E non può rovinarla nessuno. Neppure Diamanti che si diverte con il suo cognome ed infila una perla su punizione: 1-1. Manca poco. Il croupier chiama il giro. Ma il Napoli ha il suo asso. Prima Sosa trova un piede di Amelia che salva come pochi saprebbero fare. Poi il finale spettacolare di questa sceneggiatura. Tutto costruito dai maestri del brivido. E dalla provvidenza manzoniana. Calaiò va in cielo a stampare in porta il suo urlo: 2-1. Di prepotenza, forza, sollievo, gioia. C'è tutto in un attimo: 2-1!. E' il calcio baby. Quello di Manu, l'Arco di Trionfo, il bomber con l'accento del gol.
FONTE:SSCNAPOLI
NAPOLI: COSI' NON VA
UN NAPOLI STANCO E SENZA IDEE
CEDE MERITATAMENTE AL GENOA
2 Genoa-Napoli 0
Genoa (3-5-1-1): Scarpi, Santos (9' st De Rosa), Bovo, Criscito, Konko, Paro (19' pt Juric), Milanetto, Fabiano (26' st Lucarelli), Leon, Borriello, Sculli. A disp. Lanza, Sacramento, Figueroa, Di Vaio. All. Gasperini
Napoli (3-5-2): Gianello, Grava, Domizzi, Contini, Mannini, Blasi, Gargano (16' st Lavezzi), Hamsik (1' st Bogliacino), Savini, Sosa (27' st Montervino), Calaiò. A disp. Navarro, Rullo, Dalla Bona, Capparella. All. Reja
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Marcatori: 40' pt Sculli, 30' st Borriello rig.
Note: espulso al 28' st Domizzi (N) per fallo da ultimo uomo.
Ammoniti: Konko, Contini, Leon, Calaiò, Savini, Mannini.
Recuperi: 2+5.
Genova - A Marassi non ce n'è proprio. Nel quartiere genovese dove il Napoli conquistò 8 mesi fa la serie A non funziona più la magia. Anno bisesto, anno funesto. Gli azzurri si piegano al Genoa dopo aver lasciato il passo anche ai 'cugini' doriani 17 giorni fa. E' magra Genova per noi in questo 2008. I rossoblù fanno predoni e predatori e si prendono il bottino completo sia all'andata che al ritorno. Se ne riparlerà nella prossima stagione. Tuttavia il Napoli torna con 3 punti sostanziosi dalla doppia trasferta in 4 giorni. E con assenze importanti ad intermittenza. La partita al Ferraris è tirata per un'ora abbondante. Gli azzurri vanno sotto nel finale di primo tempo ma danno sempre l'impressione di essere vivi e poter assaltare il pareggio. Fino al 75' quando il Genoa fa filotto: rigore ed espulsione. Domizzi mette giù Borriello. Il napoletano dirimpetto segna il suo gol da capocannoniere e mette la partita sull'almanacco, 2-0. E' andata così. Si ricomincia subito, domenica sera nel Gran Galà del San Paolo contro i campioni d'Italia. Marassi è capitolo chiuso. Per quest'anno non ce n'è...
Campo imbandierato in un unico abbraccio. Non c'è Osservatorio che tenga davanti all'amicizia tra napoletani e genoani. Clima da Anfield Road, cori, canti e striscioni a festa. In campo c'è aria meno champagne. Partita muscolare ma poco frizzantina. Due tiri per gli azzurri con Calaiò e Blasi, entrambi fuori. Un brivido dall'altra parte al 28' con una punizione tagliata, specialità della casa Leon, che bacia il palo. Poi all'imboccar del fine tempo arriva lo squillo genoano: Sculli si avvita in area e fa 1-0. Peppino Sculli è un altro abbonato: aveva segnato già all'andata il gol partita al San Paolo. Reazione di forza del Napoli che sfiora dopo un minuto il gol: Sosa gira in porta, Scarpi devia, arriva Hamsik che di sinistro sfiora il palo. Mani nei capelli. E riposo.
Nel secondo tempo c'è Bogliacino al posto proprio dello slovacco. Gli azzurri si vedono con due spizzate di Sosa che lanciano Calaiò: il bomber stavolta non ha fortuna. Poi l'epilogo. Domizzi si aggrappa su Borriello lanciato a rete: fallo da ultimo uomo, rigore ed espulsione. Borriello, il napoletano in seno, ha sul dischetto l'esame di laurea da capocannoniere. Non lo sbaglia: 2-0. Genova per noi finisce qui. Anno bisesto, anno funesto. Almeno a Marassi, per il Napoli, funziona così...
FONTE:SSCNAPOLI
UNA TREMENDA "TEMPESTA" AZZURRA SI E' ABBATTUTA SUI CAMPIONI D' ITALIA DELL' INTER DI MANCINI E MORATTI
URAGANO NAPOLI
1 NAPOLI- INTER 0
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Contini, Mannini (39' st Grava), Blasi, Gargano, Hamsik (48' st Bogliacino), Savini, Lavezzi, Zalayeta. A disp. Navarro, Rullo, Montervino, Dalla Bona, Calaiò. All. Reja
Inter (4-3-3): Julio Cesar, Maicon, Rivas, Materazzi, Chivu (7' st Crespo), Figo (34' st Jimenez), Vieira, Pelè, Maniche (1' st Zanetti), Balotelli, Suazo. A disp. Toldo, Stankovic, Fatic, Solari. All. Mancini
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatore: 3' pt Zalayeta
Note: ammoniti Chivu, Santacroce, Blasi, Julio Cesar, Mannini, Contini, Rivas. Al 30' st Julio Cesar ha parato un rigore a Zalayeta
Napoli - Napoli milionaria. Il miracolo a Milano trasmigra e si materializza al San Paolo. Gli azzurri abbattono il Colosso Inter. Il Mostro a tre teste che fa tremare il mondo viene steso dal graffio della Pantera: Marcelo Zalayeta. Finisce 1-0. E poteva finire anche due, tre a zero. Niente da dire. Un dominio. Con uno splendido corredo di sofferenza gladiatoria, pathos aristotelico, orgoglio napoletano. Il San Paolo dei record, dei sessantamila cuori, butta giù di converso un altro primato strepitoso: l'Inter non perdeva in campionato dall'Aprile 2007. Fatto. La notte dei lunghi coltelli si apre prestissimo con un delizioso pallonetto di Zalagolche fa salire al cielo il canto degli angeli. E' il colpo che vale la partita ma prima della fine c'è un oceano da attraversare. Gli azzurri sfiorano il gol più volte, Julio Cesar para un rigore proprio al Panterone. Insomma son quelle avversità che fanno pensare alla beffa. Ma il Napoli di stasera è più forte di ogni sortilegio, abbarbicato fideisticamente alla magia della favola di Davide e Golia. Il sipario si chiude con la canzone dell'amore: oje vita oje vita mia. Scene così non si vedevano dai tempi impronunciabili di Re Diego. Questa è Napoli milionaria signori. La Storia è ancora azzurra. A gentile richiesta...
La terra trema a Fuorigrotta. Gomito a gomito c'è tutta Napoli per il record di incassi dal giorno della Resurrezione. Una ricorrenza così deve preludere alla magia. Che esiste. E che prende la forma di un sombrero lungo e morbido che si ferma nel cuore del San Paolo. Dopo tre minuti Zalayeta becca Julio Cesar fuori porta: pallonetto che è un diagramma della felicità, 1-0. Benvenuti alla serata. All'8' Lavezzi si beve mezza difesa e chiude di sinistro: fuori. Al 17' ancora il Pocho: destro di volo, ancora vicino al palo. Al 19' la prima volta dell'Inter: destro piazzato di Suazo in area, Gianello mette la gamba felina. Al 26' destro di Hamsik, Julio Cesar c'è. Al 38' punizione di Chivu, Gianello ben piazzato blocca. Poi è Napoli spettacolo. Al 44' Savini sguscia a sinistra, entra in area e Materazzi per salvare rischia l'autogol, salva Julio Cesar ad un centimetro dalla linea. E ancora irresistibile contropiede in chiusura: Zalayeta entra n area di forza ma stringe troppo il destro. Napoli esaltante. Finisce il primo tempo.
Nel secondo la valanga azzurra non si placa. Al 53' Zalayeta in acrobazia serve l'acchito buono ad Hamsik che di mezzo destro scarica in porta: Julio Cesar è super. Poi la palla del ko. Lavezzi vola in controfuga e taglia per Gargano: Julio Cesar gli rovina addosso. Rigore. Va a tirarlo il panterone, forte e angolato, ma il portierone brasiliano è davvero strepitoso e para. Ma non c'è tempo per morire. Il Napoli è imperioso, gestisce il contraccolpo e domina l'Inter. Si finisce col San Paolo che sembra il Maracanà. Il canto azzurro riempie il cielo. Festa di lacrime e sudore. E' questa la Napoli milionaria.
FONTE:SSCNAPOLI
Un errore dopo appena 2 minuti di Contini e
l' arbitro, decidono le sorti dell' incontro.
IL NAPOLI "SBATTE" CONTRO SACCANI
0 NAPOLI-ROMA 2
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce (36' st Garics), Cannavaro, Contini, Mannini (18' st Calaiò), Blasi, Gargano, Hamsik (33' st Bogliacino), Domizzi, Lavezzi, Zalayeta. A disp. Navarro, Grava, Montervino, Sosa. All. Reja
Roma (4-4-2): Doni, Panucci, Mexes (45' st Antunes), Juan, Cicinho, De Rossi, Perrotta, Aquilani (27' st Pizarro), Taddei, Vucinic, Totti (42' st Brighi). A disp. Curci, Tonetto, Esposito, Mancini. All. Spalletti
Arbitro: Saccani di Mantova
Marcatori: 3' pt Perrotta, 4' st Totti rig.
Note: ammoniti Mannini, Domizzi, Blasi. Recupero 2+4.
Napoli - Non c'è par condicio. Il Napoli non scambia il giorno con la notte. La Roma non scende dal bastimento carico di euforia madrilena. Il tutto fa 0-2, prefisso di Milano. La chiamata giallorossa è dritta per l'Inter. La telefonia mobile ha la soneria dello scudetto che la Roma tiene in viva voce. Il Napoli dice 33, si coccola i punti nobili presi alla Beneamata ma come Paganini non concede il bis. Anche perché la second life parallela, quella con la luce del sole, si mette in maniera asimmetrica nello specchio degli eventi. Con l'Inter si segnò dopo 3 minuti. Con la Roma il gol lo si subisce dopo 3 minuti. E nello scambio dare-avere l'iperbole della magica serata di domenica scorsa diventa sinusoide. Applausi e cordialità alla Roma che reca belle evidenti ancora le stimmate del Bernabeu e che ha messo la partita in discesa cavalcandone sempre l'inerzia. Perrotta apre la via, Totti festeggia le 500 partite in giallorosso. Va così a Fuorigrotta. Il Napoli si rimette nella fondina la licenza di stupire, pronta a riestrarla alla prima buona occasione.
San Paolo che continua a superarsi: altro record, stavolta di presenze. Ma il tempo per godersi il nuovo sole rimane poco. Dopo 3 minuti Perrotta innervato da Totti fa gol sotto la Curva B. Uno a zero. Il Napoli prova a destarsi ma il colpo coglie davvero nel segno. Dopo una bella azione di Zalayeta che fa a sportellate con mezza difesa e crossa radente per Lavezzi (palla poi rinviata), la Roma si prende il joystick della partita e non la molla. Gianello è bravo, bravissimo a chiudere la porta a Totti due volte a cavallo della mezzora. Gli azzurri hanno un sussulto nel finale con un sinistro di Mannini che Doni blocca.
Secondo tempo. Si riprende come si era cominciato. Saccani vede fallo su un incrocio Mannini-Cicinho. Rigore. Tira il capitano e fa gol nel giorno delle sue 500 maglie giallorosse. Il Napoli ha il merito dell'orgoglio. Pur se all'orizzonte c'è il nero pece gli azzurri provano tutti i colori dell'arcobaleno per rimettersi in partita. Contini al volo di destro cerca il "golazo": alto. Poi Domizzi si mette la veste del centravanti e per due volte scarica il sinistro di potenza verso il bersaglio: Doni c'è sempre. Il difensore azzurro poi arriva con un briciolo di ritardo su una sontuosa azione di Lavezzi che salta mezza difesa e crossa morbido sul palo lungo. Finisce così. Non c'è par condicio ma ci sono gli applausi per la Roma. Zero-due, prefisso di Milano nerazzurra. La corsa scudetto continua, il campionato del Napoli pure.
FONTE:SSCNAPOLI
IL GOL VITTORIA JUVENTINA GENERATO
DA UN NETTO FALLO DI MOLINARO SU LAVEZZI
NON RILEVATO DALL' ARBITRO CHE NON HA ESPULSO
NEL PRIMO TEMPO TREZEGUET (DOPPIA AMMONIZIONE)
FURTO JUVENTUS CON LA COMPLICITA' ROCCHI
1 Juventus-Napoli 0
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Domizzi, Garics, Gargano, Pazienza, Hamsik (18' st Bogliacino), Savini (36' st Contini), Lavezzi, Calaiò (26' st Sosa). A disp. Navarro, Grava, Dalla Bona, Montervino. All. Reja
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatore: 43' st Iaquinta
Note: ammoniti Trezeguet, Pazienza, Savini, Santacroce; Cannavaro, Lavezzi
Torino - C'è da perderci il sonno ma è andata così. La Juventus batte il Napoli quando era già notte fonda e mancavano due minuti al 90esimo. E' il calcio con i suoi imprevisti annessi. Ma ci vuol filosofia per metabolizzare una serata così, giocata faccia a faccia con Madama, a petto in fuori, testa alta e risultato nel cesto del ghiaccio. Poi arriva il gol di Iaquinta, nato da un fallo piuttosto evidente su Lavezzi, e uno 0-0 scritto con l'inchiostro simpatico sui muri dell'Olimpico torinese diventa una croce nera che cassa una gran bella partita degli azzurri. Quella che i cronisti affabulanti di un tempo definivano "maschia". Va accettata così. Storta va dritta viene. Anche perché ci sono aggettivi lusinghieri e voti esponenziali per il Napoli. In difesa, a centrocampo ed in attacco. Dieci leoni ed un tigrotto di Mompracem: Fabiano Santacroce. Da registrare e mettere in circolo delle scuole calcio quello che ha fatto questo brasiliano 21enne che sembra una transiberiana sui monti Urali. Ci si prende il buono che avanza e si guarda dritti al futuro. Stasera tra Juventus e Napoli non c'era alcuna differenza. E probabilmente non è più una notizia.
L'Olimpico è un gran bel colpo d'occhio. Il Napoli ci entra dentro con la convinzione dei forti. Al 4' Hamsik subito fa esercizio di personalità: progressione e sinistro, fuori di poco. Al 19' Calaiò smeriglia il suo talento: sforbiciata in area su cross di Hamsik, alta. Al 21' ancora lo slovacco strappa una palla in area di rigore e da sinistra sferra il diagonale: Buffon ci arriva. Mezzora colorata di azzurra. La Juve si vede solo con un sinistro alto di Nedved. Al 34' Gianello fa il primo tuffo per risolvere una mischia in area. Al 45' la più grossa occasione dell'intera partita. Garics va via sul filo del fuorigioco, converge in area e davanti a Buffon tenta il colpo sotto, fuori. Primo tempo 0-0.
Nel secondo il Napoli non abbassa la guardia. Gianello si distigue due volte, prima su colpo di testa di Trezeguet e poi su sinistro di Nedved: il portiere azzurro c'è sempre. Al 61' ancora Gianello ci mette le mani su un tiro di Tiago. Poi lo juventino un minuto fuori calcia alto in drop una palla in area molto favorevole. Al 68' iniziativa di Lavezzi che trova lo spazio per il tiro, Buffon blocca. Poi tutto scorre sul piano inclinato dello 0-0. Fino alla zampata di Iaquinta ed una azione viziata da un fallo in partenza su Lavezzi. Gli azzurri sono costretti ad arrendersi al minuto 88. La palla è rotonda ma il calcio è galantuomo. E il Napoli visto stasera a Torino può ben meritare un'ampia apertura di credito verso il futuro.
FONTE:SSCNAPOLI
UNA SPLENDIDA DOPPIETTA DELL' ARGENTINO
PIEGA LA FIORENTINA MERITATAMENTE.
PER I VIOLA SOLO UNA TRAVERSA
CATACLISMA LAVEZZI
2 NAPOLI-FIORENTINA 0
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Domizzi, Mannini, Blasi, Gargano, Hamsik (35' st Pazienza), Savini, Lavezzi (44' st Bogliacino), Calaiò (23' st Sosa). A disp. Navarro, Grava, Contini, Montervino. All. Reja
Fiorentina (4-1-3-1-2): Frey, Ujfalusi, Dainelli (19' st Potenza), Kroldrup, Pasqual, Donadel, Liverani (1' st Papa Waigo), Montolivo, Kuzmanovic, Mutu, Osvaldo (10' st Cacia). A disp. Avramov, Diakhate, Da Costa, Pazzini. All. Prandelli
Arbitro: Rosetti di Torino
Marcatori: 23' pt Lavezzi, 31' pt Lavezzi
Note: ammoniti Blasi, Osvaldo, Savini, Kroldrup, Ujfalusi, Domizzi, Mannini, Cannavaro.
Recuperi 0+4
Napoli - Il Signore delle Tenebre. Lavezzi sette bellezze. Un fulmine nella notte. Il Pocho fa viola la Fiorentina con una doppietta in 8 minuti nel ventre del primo tempo. Ancora una serata da urlo per lupo Ezequiel dopo quella del 2 febbraio con l'Udinese. Gli piace farne due per volta al Guerriero di Governador Galvez. Ma anche tre. Come accadde al suo battesimo del gol, sette mesi fa con un'altra toscana all'uscio: il Pisa. Segnò una tripletta Ezel e lanciò il suo messaggio premonitore: la notte gli porta consiglio e virtù. E adesso sono 7 le meraviglie dell'argentino in campionato e 6 le vittorie azzurre sotto le stelle. Il Napoli ribalta l'accezione di ciclo terribile e se all'andata aveva battuto la Juve e conquistato 4 punti, al ritorno ha fatto fuori Inter e Fiorentina e raccolto ben 6 punti. Di bene in meglio. Sotto il segno del Pocho. Lavezzi sette bellezze. Il colpo di fulmine. Il Signore delle Tenebre.
L'urlo del San Paolo è quello di una chiamata a raccolta, un tam tam di orgoglio e felicità. La Napoli by night fa rombare il suo motore. E i Guerrieri della Notte rispondono. Al 14' Gargano mette a punto il destro: punizione, Frey blocca. Al 23' i brividi. Cannavaro s'inventa un lancio alla Rudy Krol, Mannini mette il turbo sulla fascia e taglia dentro per Lavezzi che in spaccata la mette dentro. Che gol! Il San Paolo sente ancora vibrare la spina dorsale. E dopo appena 8 minuti si alza ancora l'urlo del Pocho. Destro tagliato dai venti metri, palla nell'angolo più lontano. Un 'golazo'. Napoli impazzisce.
Il primo tempo si chiude con un'altra occasione per gli azzurri: botta di Calaiò, respinta di Frey, arriva Hamsik ma il portiere riesce a salvare sul tap in. Al 41' il primo vero tiro della Fiorentina: Mutu a giro, Gianello ci arriva alla grande. Applausi. Finisce il primo tempo nell'euforia napoletana. Nella ripresa il Napoli non sbaglia, macina, aggredisce, tiene la partita nel ghiaccio, nel cestino dello spumante. Unico pericolo un colpo di testa di Mutu che bacia la traversa. Poi è spettacolo napoletano. Lavezzi e Hamsik costruiscono un contropiede splendido che la difesa viola salva sul più bello. All'84' il Pocho continua il suo moto perpetuo: fa tutto da solo, salta due difensori e chiude a fil di palo. Poi esce per la standing ovatione del San Paolo e di un'intera città. Il Signore delle Tenebre. Il colpo di fulmine. Tutti pazzi per Lavezzi.
FONTE:SSCNAPOLI
Un Napoli grintoso strappa un punto fondamentale a Reggio Calabria.
NAPOLI:UN PUNTO PREZIOSO
1 REGGINA-NAPOLI 1
Reggina (4-3-2-1): Campagnolo, Lanzaro, Cirillo, Valdez (37' st Stuani), Aronica, Barreto, Tognozzi, Hallfredsson (20' st Cozza), Modesto (47' st Joelson), Brienza, Amoruso. A disp. Novakovic, Costa, Cascione, Makinwa. All. Orlandi
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Contini, Garics, Blasi, Gargano, Hamsik (44' st Pazienza), Grava, Lavezzi (35' st Bogliacino), Sosa. A disp, Navarro, Rullo, Montervino, Dalla Bona, Calaiò. All. Reja
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 31' st Sosa (N), 47' st Brienza (R)
Note: ammoniti Sosa, Gargano, Halfreddson, Cannavaro.
Recuperi 2+4.
Reggio Calabria - Ha atteso Sabato Santo il Napoli per pareggiare per la prima volta nella sua storia a Reggio Calabria in campionato. E segnare la prima X in tabella del girone di ritorno, quasi fosse un subliminale messaggio di pacificazione in tema con l'evento pasquale. Un punto importante ancorché dal retrogusto amaro per gli azzurri che hanno subìto la rimonta al 92esimo. Ma poco male perché il Napoli si attesta saldamente nel ventre della classifica e conta 7 punti in 5 partite, attraversando con gloria ed esaltazione anche il famoso ciclo terribile. Al Granillo lo scacco alla Reggina l'aveva dato Roberto Sosa in tre splendide mosse: taglio di Hamsik, do di petto di Lavezzi e zampata del Pampa. Un gioco da playstation. Per Sosa il sesto sigillo quest'anno ed una media gol-minuti giocati impressionante. Poi però il finale "disperato" della Reggina a caccia di un punto speranza. Che arriva con un destro di Brienza al 92esimo. Un punto per uno e Pasqua di serenità per il Napoli che spacca in due la classifica come una mela, snocciola sette splendidi punti nel mese di marzo, si prende un pareggio su un campo in cui aveva sempre perso nei tre precedenti in campionato e rimette nel fodero la licenza di stupire specchiandosi in un caleidoscopio di emozioni. Il futuro è azzurro. La Mala Pasqua non abita qui...
Non è partita per esteti. Piuttosto per combattenti. Al Granillo c'è da far legna perché la Reggina ha gli occhi rosso sangue per la sua rincorsa salvezza. Gli azzurri si calano nel contesto e tengono botta palla su palla. Al 18' Gianello è bravo al 18' ad uscire su Amoruso e sventare un possibile pericolo. Al 30' ancora il portiere azzurro attento a spegnere una mischia con presa sicura su azione di angolo. Al 32' si accende il Pampa: colpo di testa sul palo lungo che esce di un soffio. Finisce il primo tempo. La sensazione è che il Napoli sia sicuro ed abbia la giusta vigoria. Sensazione rafforzata e suffragata dalla ripresa.
Al 64' ci prova Lavezzi da fuori: alto. Poi la gara si attesta sulla battaglia e tiri in porta non se ne vedono. Fino al 76'. Un break micidiale del Napoli: Hamsik da sinistra lancia Lavezzi, il Pocho di petto la mette al bacio per Sosa che di sinistro gira a rete: Campagnolo salva con un piede ma poi il Pampa non perdona sul tap-in: 1-0. Gli azzurri potrebbero chiudere la storia con un bel contropiede Blasi-Bogliacino-Hamsik, con lo slovacco che chiude a giro alto. Invece arriva il pari: destro di Brienza al minuto 92. Un punto per uno. E serenità azzurra. La Mala Pasqua non abita qui...
FONTE:SSCNAPOLI
UN GOL IN PIENO RECUPERO DI MAREK HAMSIK
REGALA UNA PREZIOSA VITTORIA AL NAPOLI.
DETERMINANTI LAVEZZI E SOSA
AI PIEDI DI RE HAMSIK
1 NAPOLI-PALERMO 0
Napoli (3-5-2): Gianello, Contini, Cannavaro, Domizzi, Grava (15' st Garics), Pazienza, Blasi, Hamsik, Savini (15' st Bogliacino), Calaiò (27' st Sosa), Lavezzi. A disp. Navarro, Rullo, Dalla Bona, Montervino. All. Reja
Palermo (4-4-1-1): Fontana, Cassani, Barzagli, Zaccardo (11' pt Cossentino), Balzaretti, Guana, Migliaccio, Simplicio (25' st Bresciano), Jankovic, Caserta (44' st Tedesco), Amauri. A disp. Agliardi, Di Matteo, Romeo, Cani. All. Colantuono
Arbitro: Banti di Livorno
Marcatore: 47' st Hamsik
Note: ammoniti Domizzi, Blasi.
Recuperi 2+4
Napoli - Re Marek I. Il San Paolo incorona il nuovo sovrano del Regno delle due Sicilie! La notte non finisce mai a Napoli, neppure al novantesimo perché c'è la proroga del destino, il prolungamento del sogno, l'extra time del brivido. Marek Hamsik mette la testa in Paradiso e innalza al cielo l'urlo di Fuorigrotta al minuto 92. Lì dove non osano neppure più le aquile. Napoli braveheart, cuori impavidi, cuori innamorati di una squadra che regala emozioni come una sconfinata apertura di credito senza limiti di gioia. Gli azzurri battono il Palermo sui titoli di coda. E si prendono il settimo calice di nettare degli Dei al San Paolo. Quelli della notte non sbagliano mai. Sette vittorie su sette nelle splendide tenebre napoletane. E settimo gol in campionato per Hamsik. En plein, strike, full. Tutto. Il Napoli si prende tutto. I 40 punti tranquillità, il dominio assoluto dei Guerrieri della Notte ed anche il saldo col la Provvidenza riscattando i punti persi nel finale della Pasqua del Granillo. Il Regno delle due Sicilie è azzurro. L'ha unificato il nuovo sovrano: Re Marek I!
Si accendono le luci al San Paolo, per l'ultima volta quest'anno. Tutti presenti per la notte entrata ormai nella mitologia napoletana post moderna. Partita che però ha il silenziatore. Dura remare contro un Palermo messosi in un bunker anti nucleare. La gara è tattica e muscolare. Il primo sussulto è al 5': Pazienza crossa tagliato per Domizzi che va in cielo: colpo di reni di Fontana che salva. Pochi minuti e suonano anche le campane del Palermo: azione personale di Balzaretti che libera un sinistro tagliente: traversa. Al 12' è bravo Gianello a tenere a bada un destro di Simplicio dai 20 metri. Al 35' botta di controbalzo di Pazienza e Fontana fa la parata più spettacolare della serata. Finisce il primo tempo: 0-0.
Nel secondo gli azzurri provano a smuovere le acque. Gran bella azione Calaiò-Lavezzi e sinistro del Pocho che sfiora la traversa. Al quarto d'ora entrano Bogliacino e Garics per Grava e Savini. Napoli che si ridisegna e prova lo sprint vincente. A metà tempo spazio anche a Sosa per Calaiò. Azzurri senza freni e con le ali ai piedi. Fino in fondo. Ovvero minuto 92: Sosa squarcia l'orizzonte spizzando una palla d'oro, Lavezzi lancia di fino Hamsik che di testa scavalca Fontana: 1-0. Un gol bello, importante e struggente. Re Marek I va sotto la curva nell'urlo dei suoi nuovi sudditi. A pochi secondi dalla fine c'è anche una clamorosa traversa di Sosa. Ma è già festa. Il Regno delle due Sicilie è azzurro.
FONTE:SSCNAPOLI
UN NAPOLI SVAGATO E SENZA GRINTA
CEDE MERITATAMENTE AL CATANIA DEL NEO
MISTER WALTER ZENGA
IL NAPOLI CON LA TESTA E' GIA' IN VACANZA...
Catania-Napoli 3-0
Catania (4-3-2-1): Polito, Sardo, Terlizzi (24' st Silvestre), Stovini, Sabato, Izco, Edusei, Tedesco, Vargas (30' st Martinez), Colucci (36' pt Baiocco), Spinesi. A disp. Rossi, Silvestri, Gazzola, Pià. All. Zenga
Napoli (3-5-2): Gianello, Santacroce (24' st Grava), Cannavaro, Domizzi, Mannini (10' st Calaiò), Pazienza, Gargano, Hamsik (36' st Bogliacino), Savini, Sosa, Lavezzi. A disp. Navarro, Contini, Garics, Montervino. All. Reja
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 4' pt Colucci, 17' pt Spinesi, 3' st Vargas
Note: ammoniti Sardo, Vargas, Sabato, Santacroce, Savini
Catania - Un brutto quarto d'ora rovina al Napoli il pomeriggio siciliano. Gli azzurri vanno sotto 2-0 dopo appena 17 minuti. E se non è un amen poco ci manca. Alla fine il Catania vince 3-0 e fa valere tutta la sua voglia di vincere e paura di precipitare. C'è solo una cosa più forte di un leone: un leone affamato. Tra due fiere la differenza la fa la fame e la necessità di sopravvivenza. E gli uomini non sono così distanti dalle leggi della Savana. Il Catania bagna il debutto di Zenga e si divincola dalla strettissima morsa dell'argano della retrocessione. Il Napoli di suo resta tale e quale. Se proprio si deve perdere meglio farlo senza ferite. Gli azzurri mantengono stretto ed intonso il decimo posto e domenica si giocano il salto al gradino superiore con l'Atalanta al San Paolo. Nessun dolore.
Il "Massimino" trasuda ansia e animosità. C'è da guardarsi le spalle e cercare i punti salvezza. L'entusiasmo lo porta Zenga, la necessità-virtù tocca ai giocatori. Clima rovente che si distende quasi subito. Anzi subito. Perché Colucci su punizione indovina la corsia della gloria e infila il secondo palo di Gianello. Sono passati 3 minuti e spiccioli. Poi la distensione diviene euforia al 17': Sardo va via a destra e crossa per Spinesi che fa tap-in. Due a zero. Si potrebbe chiudere qui il discorso strettamente tecnico. Ma si gioca. Ed il Napoli mostra le sue qualità combattive. Via la depressione e si comincia a pedalare. Al 19' sinistro di Hamsik: alto. Al 23' destro di Gargano, palla che sbatte sul piede di Mannini e accarezza il palo. Al 25' sinistro di Mannini rimpallato e Sosa sfiora la zampata vincente. Sull'angolo successivo ancora il Pampa stacca bene sul pal lungo: fuori. Chiusura ancora con uno stacco di Sosa alto. Primo tempo 2-0.
C'è un bel sole caldo e forte a Catania. Ma quando comincia la ripresa val bene dire: piove sul bagnato. Perché in carta copiativa il Catania segna ancora in avvio di tempo. Penetrazione di Vargas e sinistro potente: 3-0. Poi sul Napoli volteggia anche la sfortuna. Calaiò, entrato al 55' , sfiora due volte il gol. Savini colpisce una traversa e Lavezzi al 90esimo il palo. La chiusura più eloquente. Finisce così. Ma si torna in "Continente" praticamente asettici alle avversità. Il Napoli mantiene il decimo posto e domenica si gioca lo step al gradino superiore con l'Atalanta. Come prima, più di prima. Nessun dolore.
FONTE:SSCNAPOLI
DOPO UN PRIMO TEMPO CON POCHE EMOZIONI,
GLI AZZURRI DISINTEGRANO NELLA RIPRESA
L' ATALANTA GRAZIE AD UNA GRANDISSIMA
PRESTAZIONE DI GARGANO, HAMSIK E LAVEZZI
2 NAPOLI-ATALANTA 0
Napoli (3-5-2): Iezzo, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini (44' st Montervino), Blasi (1' st Pazienza), Gargano, Hamsik, Savini, Lavezzi, Calaiò (14' st Sosa). A disp. Navarro, Grava, Garics, Bogliacino. All. Reja
Atalanta (4-4-2): Coppola, Belleri, Carrozzieri, Manfredini, Bellini, Ferreira Pinto (23' De Ascentis), Tissone, Guarente, Padoin, Paolucci (23' st Inzaghi), Floccari. A disp. Forsyth, Pellegrino, Fissore, Capelli, Marconi. All. Del Neri
Arbitro: Ciampi di Roma
Marcatori: 17' st Hamsik, 21' st Lavezzi
Note: ammoniti Contini, Pazienza.
Recuperi: 0+5.
Napoli - Vince il PDN. Il Partito del Napoli. E' il trionfo del Fronte della Gioventù azzurra, quello di Marek Hamsik ed Ezequiel Lavezzi, 43 anni e 16 gol in due. Non c'è mai storia nell'Election Day del San Paolo. Il Napoli a casa sua si prende la maggioranza assoluta con la decima vittoria stagionale a Fuorigrotta. Scavalcata l'Atalanta, in campo ed in classifica. Cancellato il 5-1 dell'andata. I cavalli di razza si vedono sul palo. Soprattutto se sono due purosangue come Hamsik e Lavezzi. Il Fanciullino apre le urne dopo un'ora di gioco, il Pocho chiude il suffragio azzurro pochi minuti dopo. E' il plebiscito. Il Napoli sale al gradino superiore, il nono posto. I punti sono 43 e mancano ancora 5 partite alla fine. Quant'è bella giovinezza. Il trionfo del Fronte della gioventù azzurra.
Le luci al San Paolo le mette il primo vero sole di Primavera. Il Napoli è atteso alla prova del 10, dopo le nove esaltanti vittorie in casa si aspetta la doppia cifra. Con la lode. E la scintilla si accende subito. Lavezzi si avventa su una palla in area dopo 3': Coppola salva. Al 25' primo tiro dell'Atalanta con Tissone: Iezzo, al rientro dopo l'infortunio, è pronto. Poco dopo la mezzora gli azzurri hanno due buone occasioni da calcio d'angolo: prima un colpo di testa di Contini salvato dal corpo di un difensore e poi una spizzata velenosa di Domizzi che sfiora il palo. Primo tempo: 0-0.
Nel secondo si comincia con una galoppata di Gargano, vero padrone del centrocampo. Il 'Mota' prende la mira e scaglia il dardo, Coppola respinge, arriva Mannini che rimette dentro teso ed ancora il portiere napoletano di nascita respinge. Dopo un'ora scarsa entra Sosa per Calaiò. Il Pampa dà il la all'azione avvolgente dell'1-0. Tocco del bomber argentino per Lavezzi che penetra in area e chiude in diagonale, Coppola fa ancora un paratone ma stavolta arriva Hamsik a rendere giustizia con un sinistro piazzato e vincente, 1-0. Sale al cielo l'urlo di Fuorigrotta. Che diventa un acuto pochi minuti dopo. Ancora Sosa spostato a sinistra crossa per Lavezzi, il Pocho si tuffa come un rapace sul pallone e lo spinge dentro: 2-0. Partita in cassaforte. Nel finale ancora una irresistibile azione di Lavezzi che serve Hamsik: Coppola ci mette il piedone. Poi in chiusura un destro alto del Pampa. Finisce in gloria. Non c'è mai storia nell'Election day del San Paolo. Il plebiscito di Fuorigrotta. Napoli 10 e lode.
FONTE:SSCNAPOLI
Prestazione maiuscola per la squadra di Edy Reja
che dopo 94 minuti di "caccia all' uomo" da parte degli uomini
di Cuper si impone meritatamente al Tardini. Decisioni arbitrali
discutibili. "Vendicata" la partita Parma-Verona del 2001 che
"retrocesse" il Napoli di Zeman. I gialloblu ora verso il baratro.
GLI AZZURRI? UOMINI VERI
1 Parma-Napoli 2
Parma (4-3-1-2): Bucci, D.Zenoni, Falcone, Paci, Castellini, Mariga, Cigarini, Morrone, Gasbarroni, Budan (1' st Morfeo), Lucarelli. A disp. Pavarini, Martinez, Parravicini, Antonelli, Dessena, Rossi. All. Cuper
Napoli (3-5-2): Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Domizzi (23' st Grava), Mannini, Blasi, Gargano, Hamsik, Savini (1' st Garics), Lavezzi (31'st Sosa), Bogliacino. A disp. Navarro, Montervino, Dalla Bona, Calaiò, Sosa. All. Reja
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Marcatori: 23' pt Budan rig. (P), 48' pt Domizzi rig. (N), 27' st Bogliacino (N)
Note: espulsi al 45' pt Mariga (P) per fallo da ultimo uomo, al 31' st Gargano (N) e Falcone (P) per reciproche scorrettezze, al 35' st Gasbarroni (P) per gioco violento ed il tecnico del Napoli Reja per proteste.
Ammoniti Santacroce, Blasi, Budan.
Parma - La Via Emilia si illumina di azzurro. Il Napoli sbanca il Tardini dopo 15 anni. Una rimonta da guerrieri con la lancia di Domizzi, impietoso su calcio di rigore, ed il fioretto di Bogliacino. Non si vinceva a Parma dal 1993. Ed in questo lasso di tempo c'è scappato anche il mesto pomeriggio del 1998 che sancì la retrocessione azzurra in B. Era Aprile quel giorno. Ed è Aprile questo dì di festa che va a chiudere il credito col destino. Partita dura, sentita, vera con accenti anche isterici che costano 4 espulsi, 3 del Parma ed uno per gli azzurri. E anche l'allontanamento di Reja nel finale. Dove non può la ragione ci si prova con la forza dei nervi e sotto questo profilo gli emiliani ne hanno profusa tanta. Ma alla fine la superiorità del Napoli è stata palese e poteva anche portare a corredo un risultato più tondo. Ora la classifica apre barlumi "europei" ed ambiziose suggestioni mai sopite. Il Napoli illumina la Via Emilia, 15 anni dopo...
Il Tardini è metà del Parma e metà del Napoli. I tifosi azzurri si prendono una curva per dividere l'ardore del sostegno. Al 6' numero di Bogliacino per Hamsik e Paci salva. All'11' contropiede fulminante lavezzi-Bogliacino e tiro dell'uruguagio che Bucci blocca. Al 12' primo tiro del Parma: destro di Mariga, Iezzo c'è. Poi il rigore per il Parma. Lucarelli e Santacroce vanno giù in area abbracciati stile involtino. Per Ayroldi è fallo del difensore. Dal dischetto la botta di Budan fa 1-0. Al 38' cross di Lavezzi e Bogliacino per un soffio non mette la palla in rete: Bucci salva sulla linea. Al 45' il rigore per il Napoli. Hamsik crossa per Mannini che di testa colpisce la traversa, sulla respinta ancora Mannini va per il tap in ma viene travolto da Mariga. Per Ayroldi è rigore ed espulsione del parmense per fallo da ultimo uomo. Domizzi è un iceberg e scarica sotto la traversa l'urlo del Tardini azzurro: 1-1.
Nel secondo tempo esce Savini, per problemi fisici, ed entra Garics. E' un monologo azzurro. Al 49' tiro di Mannini, para Bucci. Al 52' Lavezzi prova la botta, alta. Al 58' cross teso di Mannini e tuffo di testa di Bogliacino che sfiora il palo. E' la prova generale del gol. Che arriva poco dopo. Hamsik vola a sinistra, Bogliacino al volo gira in rete: 2-1. E' il terzo gol del "Boglia" n questo campionato, tutti in trasferta. Saltano schemi e nervi. Per un fallaccio su lavezzi si innesca un focolaio: vanno fuori Gargano e Falcone. Poco dopo Gasbarroni entra in stile arti marziali su Garics: rosso. Parma in 8. E Napoli che potrebbe dilagare per due volte con Sosa. Ma va bene così. Finisce 2-1 per il Napoli. La Via Emilia si illumina di azzurro...
FONTE:SSCNAPOLI
DOPO UN PRIMO TEMPO AVARO DI EMOZIONI,
IL NAPOLI SPRECA TROPPO NELLA RIPRESA COLPENDO
ANCHE UN PALO CON BOGLIACINO. NEGATI 2 RIGORI
NETTI SU BOGLIACINO E SOSA NEL FINALE
IL SOGNO UEFA E' RIMANDATO
Napoli (3-5-1-1): Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Contini, Garics, Montervino (11' st Sosa), Pazienza, Hamsik, Mannini (40' st Calaiò), Bogliacino, Lavezzi. A disp. Navarro, Grava, Cupi, Dalla Bona, Capparella. All. Reja
Siena (4-3-1-2): Manninger, Ficagna, Portanova, Loria, Rossi, Coppola, Codrea, Vergassola, Kharja (45' st Galloppa), Frick (21' st Locatelli), Maccarone (37' st Riganò). A disp. Elefhteropoulos, De Ceglie, Jarolim, Alberto. All. Beretta
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Note: ammoniti Coppola, Maccarone, Loria, Ficagna, Cannavaro
Napoli - Rispunta l'X-Factor al San Paolo. Il Napoli pareggia a Fuorigrotta dopo 3 mesi. Finisce senza gol con il Siena. L'ultimo pari in casa risaliva a gennaio (2-2 con la Lazio). Ed è il primo 0-0 della stagione sotto il cielo napoletano. Con il sole imponente si asciugano le antonomastiche polveri esplosive. Ma in realtà è solo un caso perché Bogliacino la sua gittata letale l'aveva sferrata ma è finita contro il palo. In partite bloccate come queste poteva essere l'acuto decisivo del match. Ma non è entrata. D'altro canto il Napoli allunga comunque la sua striscia lusinghiera al San Paolo e porta a 4 i risultati utili consecutivi con 3 vittorie ed un pari. Se proprio bisognava scegliere il giorno per dividere i famosi "punti in palio", pare fatale sia accaduto con il Siena che di Palio se ne intende. Non viene scalfito il sorriso azzurro. Il Napoli se la gode nel ventre della zona che conta del campionato ed aspetta il responso delle ultime 3 giornate. Con la consapevolezza che comunque vada sarà un successo.
San Paolo sotto il primo sole di connotazione estiva in anticipo sulle scadenze "istituzionali". Il caldo si fa sentire. In sede di bilancio finale potrebbe essere una lettura della gara. Ma in campo c'è lotta. E c'è pure qualche assenza pesante nel Napoli: oltre gli squalificati Blasi e Gargano, si blocca Savini e Domizzi becca la febbre alla vigilia. Di necessità virtù. I Guerrieri azzurri non si fermano di fronte al primo ostacolo. E l'avvio è tutto sprint a dispetto dell'afa. Al 14' Mannini vola via verso l'area: destro che Manninger para. Al 16' numero di Lavezzi che con una doppia finta manda allo sbando mezza difesa senese. Il Pocho va in progressione poi chiude a rete da posizione difficile e Manninger è pronto a chiudergli la strada. Al 17' botta di Garics. Il Napoli spinge. E lo fa praticamente per tutto il prosieguo di tempo. Un tiro senese lo si vede solo al 20' con Maccarone. Per il resto battaglia sempre viva ma emozioni al ribasso.
Primo tempo: 0-0. Nel secondo, dopo una decina di minuti entra Sosa. E proprio su una sponda del Pampa arriva la più grossa occasione da gol azzurra: Bogliacino dal limite si avvita sul pallone e scarica il sinistro: palo pieno. Poteva essere il colpo del ko. Nella restante mezzora il Napoli preme con tutte le armi ma il Siena non abbassa la guardia. Nel finale ci prova ancora Bogliacino che va in tuffo di tacco su cross di Mannini e sfiora il palo. Sarebbe stato un gol memorabile. Ma doveva capitare ed eccolo qui: il primo 0-0 della stagione al San Paolo. Che non scalfisce il sorriso azzurro. Il Napoli conquista il quarto risultato positivo consecutivo a Fuorigrotta ed aspetta l'esito del finale di questo splendido campionato. Comunque vada sarà un successo.
FONTE:SSCNAPOLI
UN RIGORE INESISTENTE INVENTATO DA
DE MARCO SPIANA LA VITTORIA AL TORINO
SCONFITTA IMMERITATA PER GLI AZZURRI
TORINO (4-1-4-1): Sereni, Motta, Lanna, Di Loreto, Pisano, Corini, Diana (27' st Recoba), Rosina (32' st Franceschini), Zanetti (8' st Grella), Di Michele, Stellone. A disp. Fontana, Lazetic, Barone, Ventola. All. De Biasi
NAPOLI (3-4-2-1): Navarro, Santacroce, Contini, Cupi (20' st Garics), Mannini (36' st Capparella), Blasi, Gargano, Hamsik, Domizzi, Bogliacino (17' st Calaiò), Lavezzi. A disp. Iezzo, Grava, Montervino, Pazienza. All. Reja
Arbitro: De Marco di Chiavari
Marcatore: 21' pt Rosina rig. (T), 8' st Contini (N), 11' st Di Michele (T)
Note: ammoniti Domizzi, Hamsik, Blasi, Corini, Sereni, Stellone, Santacroce
Torino - Il Toro vince 2-1 e si tira via momentaneamente dai guai di classifica. Il Napoli viene via dall'Olimpico mostrando grande fibra e sufficiente brillantezza per tenere il Torino sul chi vive fino alla fine. E' costata sudore e terrore ai granata questo successo. Il cuore Toro è andato in fibrillazione più di una volta. E per ultima al minuto 94 quando un diagonale di Hamsik ha fatto da lama nel buio nel pieno dell'area torinista attraversando lo specchio della porta e finendo ad un soffio dal palo. Se l'è giocata il Napoli. Gli azzurri escono non solo con l'antonomastica testa alta ma anche col petto in fuori dall'Olimpico. E con fregio di Matteo Contini che ha messo dentro il primo gol stagionale. Napoli fresco e godibile che non si è appassito neppure di fronte ad un rigore da seduta spiritica ed all'impeto "tutto per tutto" del Toro. Bene così. Se serve a qualcosa perdere, questa sconfitta ha fatto emergere il carattere dei ragazzi azzurri anche in ottica futura. Chiave di lettura confortante così come la classifica che resta immacolata. Napoli nono con l'ottavo posto che resta ad uno schiocco di dita. Mancano 2 partite e 6 punti alla fine. Con questo spirito e con questo gruppo inossidabile tutto è possibile.
Match di grande pathos per il Toro che si gioca la salvezza ed un pezzo di storia, nel giorno della commemorazione del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga. Olimpico tra commozione e suggestione. Il Napoli c'è e con la maglia bianca sommerge per buona pezza la foga granata. All'8' tiro di Mannini, para Sereni. Al 9' grande prima occasione. Domizzi lancia Hamsik che serve breve Bogliacino in area: destro dell'uruguagio e balzo felino di Sereni. Contropiede fulminante. Ma non entra. Al 19' prima parata ufficiale di Nico Navarro al debutto stagionale: bel riflesso su girata di Di Michele. Proprio Di Michele provoca il rigore al 27'. Contatto (molto presunto)tra Domizzi e l'attaccante torinista. Di Michele va giù, Domizzi strabuzza gli occhi. L'arbitro viene "trillato" dall'assistente di destra che vede calcio di rigore. Da casistica Ghostbuster. Fatto sta che Rosina dal dischetto è freddo come un ghiacciolo nel deserto: 1-0. Al 40' bel movimento di Hamsik che libera il sinistro dai 30 metri: alto. Finisce il primo tempo.
Nel secondo il Napoli suona la carica. All'8' Contini si lancia su un cross da calcio di punizione e piazza il sinistro sotto la traversa: 1-1. Battesimo del gol per il "Conte". Al 10' grande parata di Navarro su sinistro di Stellone. Bravo Nico. Il Toro, però, si rimette avanti al 14': Di Michele entra in area da sinistra e piazza sul palo lungo: 2-1. Il finale è una sofferenza indicibile per il Torino e tutto il popolo granata. Il Napoli invade la metà campo torinista. Mannini dalla destra fa vibrare l'Olimpico: palla sull'esterno della rete. All'82' taglio di Lavezzi per Calaiò (entrato per Bogliacino) che stacca di testa: palla alta di un nulla. All'83 Gargano lancia Hamsik che fa un gran numero in area, chiude col destro e Di Loreto si immola alla causa salvando la porta e forse la stagione granata. Poi in pieno recupero la paura torinista fa 94. Al 94esimo Hamsik entra in area da sinistra e lancia un dardo in diagonale che attraversa le coronarie dell'Olimpico. Palla fuori di pochissimo. Si salva il Toro. Ma il Napoli ci fa un figurone.
FONTE:SSCNAPOLI
UNA VIOLENTA TEMPESTA AZZURRA SI E' ABBATTUTA SUI CAMPIONI DEL MONDO DEL MILAN. HAMSIK, DOMIZZI E GARICS SONO STATI IL VENTO, LA PIOGGIA E LA GRANDINE CHE HANNO RASO AL SUOLO LA POVERA DIFESA MILANISTA. PER GLI AZZURRI ANCHE 2 PALI COLPITI DA BOGLIACINO E HAMSIK. ORA PER IL MILAN SI FA DURA ARRIVARE IN CHAMPIONS, MENTRE PER IL NAPOLI SI "SPALANCANO" LE PORTE ALMENO PER L' INTERTOTO.
3 Napoli-Milan 1
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini (34' st Garics), Pazienza, Gargano, Hamsik (47' st Montervino), Savini, Lavezzi (43' st Bogliacino), Sosa. A disp. Iezzo, Cupi, Grava, Calaiò. All. Reja
MILAN (4-3-2-1) : Kalac, Bonera, Nesta, Kaladze, Favalli (15' st Jankulovski), Gattuso (24' st Serginho), Ambrosini, Brocchi (1' st Pato), Seedorf, Kakà, Inzaghi. A disp. Fiori, Oddo, Simic, Gilardino. All. Ancelotti
Arbitro: Farina di Novi Ligure
Marcatori: 36' pt Hamsik (N), 24' st Domizzi rig. (N), 48' st Garics (N), 50' st Seedorf (M)
Note: ammoniti Hamsik, Gattuso, Mannini, Kakà, Sosa, Nesta, Lavezzi.
Recuperi 2+5.
Napoli- La festa della Mamma di tutte le sfide. Il Trionfo del San Paolo. Il Napoli è l'Acqua Santa. Gli azzurri si prendono l'anima del Diavolo. Fuorigrotta è la Destinazione Paradiso. Finisce 3-1. La firme d'oro zecchino di Hamiik, Domizzi, Garics. Il coast to coast del Fanciullino che oltrepassa da solo le colonne d'Ercole dell'impero milanista e affonda la corazzata rossonera. Il guanto di paraffina di Maurizio Domizzi che esplode il colpo con la freddezza di un killer seriale dal suo dischetto di tiro. La zampata di "cavallo" Garics che si toglie lo sfizio del suo primo gol in Italia. In mezzo lo strepitoso "one man show" di Ivan Ezequiel Lavezzi, il Pocho scatenato che riduce a brandelli la difesa del Milan, procura il rigore e mostra le stimmate dell'autentico campione. Il tutto nel giorno del Pampa Sosa che con le lacrime agli occhi gioca da protagonista l'ultimo suo capolavoro azzurro e saluta il San Paolo. E' il più grande picco dell'Era De Laurentiis: 23 mesi fa si giocava contro il Lanciano, oggi si batte la squadra più titolata del Pianeta. Napoli 3, campioni del Mondo 1! Gli azzurri si prendono l'anima del Diavolo. Il Trionfo del San Paolo. Nel giorno della mamma di tutte le sfide...
Prima della partita c'è l'omaggio di De Laurentiis e di tutto il popolo napoletano a Roberto Carlos Sosa. Una targa omaggio, una scenografia commovente. Ed una sceneggiatura scritta ad arte, col pathos emotivo dei Kolossal immortali. E' il Napoli quello indiavolato. Ritmo ad altissimi battiti. Pressing, rabbia, gambe e testa. Il Milan non ci si ritrova e va in confusione. All'8' subito una accelerazione da urlo: lancio di Cannavaro per Lavezzi, stop e cross per il Pampa, Kalac c'è. All'11' sinistro di Inzaghi, Navarro blocca. Al 12' Lavezzi scatenato: il Pocho ruba il tempo a Bonera e Nesta e di punta incrocia sul palo lungo: Kalac ha un grande riflesso e salva. Al 15' sinistro al volo di Sosa: fuori di poco. Al 26' Gargano taglia per Lavezzi, destro potente che sfiora la traversa. Al 36' la magia del Fanciullino. Hamsik parte dalla sua area, scorre 60 metri di campo palla al piede, salta la difesa in dribbling e chiude con un destro al millimetro. Un gol da copertina del calcio: 1-0. Marek esulta con il gesto del cuore dedicando il gol alla sua famiglia in tribuna.
Nel finale di tempo la scena è per Navarro: il portierino mostra classe e personalità su due interventi volanti, prima su Gattuso e poi su Kakà. Complimenti. Finisce il primo tempo: 1-0. Nel secondo il Milan si vede con Kakà che in avvio alza sopra la traversa da buona posizione. Poi ancora Napoli. Il San Paolo sembra in discesa. Al 63' Gargano taglia un tiro velenoso, Kalac devia a fatica ma salva sulla respinta di Sosa. Al 67' il boom. Hamsik lancia Lavezzi che inserisce le marce alte, Nesta gli rovina addosso per fermarlo: rigore in tecnicolor. Maurizio Domizzi mette i guanti e va a fare il giustiziere: potente e preciso, 2-0!
Il San Paolo è un vulcano. L'effusione lavica scotta anche il piccolo Pato: il bomberino da solo avanti a Navarro sbaglia mira. Non la sbaglia il Napoli che prima fa le prove generali di kappaò: palo di Bogliacino e traversa di Hamsik in successione. Poi arriva la galoppata di Garics che devia di destro un cross di Montervino. Entrambi nuovi entrati: testimonianza di un gruppo d'acciaio. Il gol di Seedorf al 94esimo arriva sui titoli di coda. E' il trionfo del San Paolo. Ed il trionfo di Sosa che con la sua maglia ormai antonomastica 'chi ama non dimentica' va a salutare la sua gente con le lacrime agli occhi. Il finale più travolgente che si potesse pensare per questo magnifico film azzurro. Napoli 3, campioni del Mondo 1. Il Napoli si prende l'anima del Diavolo. Il Paradiso è il San Paolo. Nel giorno della mamma di tutte le sfide...
FONTE:SSCNAPOLI
UFFICIALE: NAPOLI 8°
SI VA ALL' INTERTOTO
2 Lazio-Napoli 1
LAZIO (4-3-1-2): Muslera, Behrami (35' st Kolarov), Rozehnal, Radu, Zauri, Dabo (15' st Firmani), Ledesma, Mutarelli (1' st Manfredini), Mauri, Rocchi, Tare. A disp. Ballotta, Artipoli, Vignaroli, Bianchi. All. Rossi (squalificato, in panchina Crialesi)
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini (16' st Garics), Blasi (30' st Montervino), Gargano, Pazienza, Savini, Bogliacino (1' st Sosa), Lavezzi. A disp. Iezzo, Cupi, Capparella. All. Reja
Arbitro: Velotto di Grosseto
Marcatori: 14' pt Rocchi (L), 26' st Firmani (L), 37' st Domizzi (N)
Note: ammoniti Contini, Tare, Pazienza, Domizzi, Dabo
Roma - Il Napoli ha il passaporto europeo. La sconfitta dell'Olimpico è un inciampo da nulla. Gli azzurri conquistano l'ottavo posto e la possibilità di accedere all'Intertoto. Un traguardo impensabile in estate. Utopistico due anni fa, quando di questi tempi si girovagava sui campi di serie C. Lo scudetto napoletano è questo. Il 18 maggio 2008 è la nuova data che fa la storia moderna. Si chiude trionfalmente il primo ciclo De Laurentiis-Marino e se ne riapre un secondo con orizzonti ancor più luminosi. All'Olimpico vince la Lazio ma vince anche il Napoli. Finisce 2-1 con l'ultima griffe stagionale di Maurizio Domizzi che inanella la bellezza di 8 reti, difensore goleador. Il Napoli finisce ottavo, si mette dietro ben 12 squadre e reca il fregio di aver battuto tutte le big. Un altro anno straordinario. Napoli non smette più di vincere, di stupire, di sognare...
C'è un sol leone all'Olimpico. Partita per pochi intimi e con un clima da week end fuori porta. L'impegno in campo è però massimo, la fatica pure. La Lazio passa dopo un quarto d'ora: Mauri pesca Rocchi, sinistro al millimetro, 1-0. Il Napoli si rimette subito in marcia. Un paio di spunti di Lavezzi mettono elettricità nell'area laziale. Al 36' è però bravissimo Navarro a deviare un sinistro a botta sicura di Mauri. Sempre di mancina ci prova Lavezzi dall'altro lato e Muslera fa la più bella parata della partita. Ancora il Pocho in chiusura di temp è protagonista di uno sprint portentoso che viene fermato da Muslera in uscita. Primo tempo 1-0.
Nella ripresa entra Sosa per Bogliacino. Per il Pampa, dopo l'addio al San Paolo, l'ultima gara ufficiale in Italia. Al 50' bella combinazione Lavezzi-Gargano e Muslera è abile in uscita. Al 51' altra volata formidabile di Lavezzi che entra in area da sinistra: chiusura salvifica di Rozehnal. Al 52' colpo di testa di Sosa, fuori. Al 71' il bis laziale: mischia in area e tocco breve di Firmani: 2-0. Ma il Napoli non vuole chiudere così e si tuffa in attacco. All'80' bel taglio di Lavezzi per Garics: cross per Pazienza che in tuffo colpisce l'esterno della rete. Poi il bel gol di Domizzi nel finale con un sinistro forte e preciso all'interno dell'area. Finisce 2-1 ma finisce in gloria per il Napoli. Il passaporto per l'Europa è in tasca. Il futuro è azzurro...
FONTE:SSCNAPOLI